09/01/2012
209. DA POTENZE BENIGNE di Dietrich Bonhoeffer (dal carcere sotterraneo della Gestapo, Capodanno 1945)
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1. Circondato fedelmente e tacitamente da benigne potenze,
meravigliosamente protetto e consolato,
voglio questo giorno vivere con voi,
e con voi entrare in un nuovo anno; 

2. il vecchio ancora vuole tormentare i nostri cuori
ancora ci opprime il grave peso di brutti giorni.
Oh, Signore, dona alle nostre anime impaurite
la salvezza per la quale ci hai creato.

3. E tu ci porgi il duro calice, l’amaro calice
della sofferenza, ripieno fino all’orlo,
e così lo prendiamo, senza tremare,
dalla tua buona, amata mano.

4. E tuttavia ancora ci vuoi donare gioia,
per questo mondo e per lo splendore del suo sole,
e noi vogliamo allora ricordare il passato
e così appartiene a te la nostra intera vita.

5. Fa’ ardere oggi le calde e chiare candele,
che hai portato nella nostra oscurità;
riconducici, se è possibile, ancora insieme.
Noi lo sappiamo: la tua luce risplende nella notte.

6. Quando il silenzio profondo scende intorno a noi,
facci udire quel suono pieno
del mondo, che invisibile s’estende intorno a noi,
l’alto canto di lode di tutti i tuoi figli.

7. Da potenze benigne prodigiosamente protetti,
attendiamo consolati quello che accadrà.
Dio ci è al fianco alla sera e al mattino,
e certissimamente, in ogni giorno che verrà. 


© DIETRICH BONHOEFFER, Resistenza e Resa
(Edizione critica delle Opere di Dietrich Bonhoeffer, ODB 8) Queriniana, Brescia 2002, 565-566

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