01/01/2023
524. DIVENTARE STELLE VIVENTI di Kurt Koch
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Augurando alle nostre lettrici e ai nostri lettori un santo Natale e un felice anno nuovo, li lasciamo in compagnia di questa bella riflessione del card. Koch sui magi e sul battesimo cristiano come sacramento… natalizio. È una pagina tratta da Protagonisti del Natale. Come il presepe cambia la nostra vita (Brescia 2021).

 


Gli astrologi provenienti dall’Oriente hanno visto sorgere la stella del re appena nato. Sono venuti per adorarlo e poi sono stati guidati per nuove strade. Questo è «Betlemme», l’ambiente di Dio nel quale avvengono miracoli, a differenza di «Gerusalemme», l’ambiente dei cittadini, degli scribi e di Erode, per i quali tutto rimane come prima.



Un Salvatore per tutto il mondo

Sono i magi che ci offrono le lezioni elementari della fede. Non sono degli ebrei devoti e certamente non sono i sacerdoti e gli scribi a mostrarci la via verso Betlemme, bensì dei pagani. Sono alcuni rappresentanti dei pagani timorati e pii che cercano e trovano il Dio-Re nel bambino di Betlemme. Sono dei pagani quelli che ripongono tutta la loro speranza nell’unico vero Dio. Sono dei pagani quelli che capiscono come interpretare i segni del tempo e del cosmo e si mettono in cammino.

In questo fatto c’è un grande conforto. Insieme ai magi venuti dall’Oriente, infatti, tutti gli esseri umani giungono davanti a Dio ed entrano nella storia santa del Natale: Betlemme riguarda letteralmente tutto il mondo! Il Salvatore, che è nato nella mangiatoia di Betlemme, non è un Salvatore selettivo, non è un Salvatore solo per cittadini e scribi, non è un Salvatore solo per i cristiani. È il Salvatore per tutti coloro che credono. È il Salvatore per tutto il mondo.

I magi rappresentano tutta l’umanità e tutti i popoli. Essi inoltre non sono assolutamente gli ultimi, ma i primi a mettersi in cammino per andare dal bambino nella mangiatoia.



Chiamati a diventare stelle

La storia dei magi non costituisce la fine, ma l’inizio di una lunga serie di persone che nel corso dei secoli hanno compreso il segno della stella, ne hanno trovato l’interpretazione nelle parole della sacra Scrittura e hanno scoperto la verità nel bambino nella mangiatoia:

Rappresentano l’incamminarsi dell’umanità verso Cristo, inaugurano una processione che percorre l’intera storia. Non rappresentano soltanto le persone che hanno trovato la via fino a Cristo. Rappresentano l’attesa interiore dello spirito umano, il movimento delle religioni e della ragione umana incontro a Cristo (Benedetto XVI).

I magi non hanno cercato e seguito la propria stella, ma la stella che li ha condotti a Betlemme. Ecco perché sono diventati stelle viventi, che ci mostrano la strada verso il mistero del Natale. Anche noi, oggi, che ci lasciamo guidare dai magi verso Betlemme, siamo chiamati a diventare stelle, per condurre ogni persona a Cristo e dimostrarci guide che non solo mostrano la strada agli altri, ma essi stessi la percorrono. Anche sopra la nostra vita, allora, ci sarà quella buona stella che ci promette la festa dell’apparizione del Signore; e così si realizza l’epifania: la luce di Dio brilla nelle nostre vite. 



Il battesimo come illuminazione

Nella vita del cristiano l’epifania fondamentale avviene nel suo battesimo, che nella chiesa primitiva aveva il bellissimo nome di «illuminazione». Nel battesimo, infatti, la luce di Dio risplende nella vita del cristiano. Il battesimo illumina il cristiano con la luce di Cristo e, grazie alla luce divina della fede, lo introduce al mistero di Dio.

Anche in riferimento alla vita di Gesù, i primi cristiani non riconobbero l’apparizione del Signore, la sua epifania, solo nella sua nascita, bensì anche nel suo battesimo al Giordano, così che già nel IV secolo nella festa dell’Epifania venivano celebrati insieme la nascita e il battesimo di Gesù Cristo.

Questo legame ci fa capire che il battesimo cristiano è un sacramento (anche) natalizio e che il Natale vuole avere delle conseguenze nella nostra vita quotidiana, al di là della festa.




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