24/02/2020
452. MEDITAZIONE SUL CARNEVALE di Joseph Ratzinger
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Proponiamo di seguito un estratto dal libro Speranza del grano di senape di Joseph Ratzinger. In queste meditazioni, il cui percorso si snoda lungo tutto l’anno liturgico, il teologo e allora cardinale tedesco dedicava alcune pagine anche alla ricorrenza di carnevale, che si celebra in questi giorni.

 

 

Sembra piuttosto problematico far posto al carnevale in una meditazione teologica perché al massimo può essere considerato un tempo dell'anno liturgico soltanto molto indirettamente. Ma in proposito non siamo forse un po' schizofrenici? Da una parte diciamo molto volentieri che il carnevale ha diritto di cittadinanza proprio in terra cattolica, dall'altra poi evitiamo di considerarlo spiritualmente e teologicamente. Fa dunque parte di quelle cose che cristianamente non si possono accettare, ma che umanamente non si possono impedire? Allora sarebbe da chiedersi: in che senso il cristianesimo è veramente umano?

L'origine del carnevale è senza dubbio pagana: culto della fecondità ed evocazione di spiriti vanno insieme. La chiesa dovette insorgere contro quest'idea e parlare di esorcismo che scaccia i demoni i quali rendono gli uomini violenti e infelici. Ma dopo 1'esorcismo emerse qualcosa di nuovo, completamente inaspettato, una serenità sdemonizzata: il carnevale fu messo in relazione con il mercoledì delle ceneri, come tempo di allegria prima del tempo della penitenza, come tempo di una serena autoironia che dice gioiosamente la verità che può essere congiunta in maniera molto stretta con quella del predicatore penitenziale. In tal modo il carnevale, una volta sdemonizzato, nella linea del predicatore anticotestamentario può insegnarci: «C'è un tempo per piangere e un tempo per ridere» (Qo 3,4).

Anche per il cristiano non è sempre allo stesso modo tempo di penitenza. C'è anche un tempo per ridere. L'esorcismo cristiano ha distrutto le maschere demoniache facendo scoppiare un riso schietto e aperto. Sappiamo tutti quanto il carnevale sia oggi non raramente lontano da questo clima e in quale misura sia diventato un affare che sfrutta la tentabilità dell'uomo. Regista è Mammona e i suoi alleati. Per questo noi cristiani non lottiamo contro, ma a favore dell'allegria. La lotta contro i demoni e il rallegrarsi con chi è lieto sono strettamente uniti: il cristiano non deve essere schizofrenico, perché la fede cristiana è veramente umana.
 




 

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