Motivazione del premio 
del Presidente della giuria Francesco Paolo Casavola, 
Presidente emerito della Corte Costituzionale

La singolarità e lo straordinario pregio di quest'opera sta nell’aprirsi in una prima parte con la narrazione autobiografica della vicenda esistenziale e spirituale dell'Autore nell’incontro con la Chiesa, chiamando in causa i movimenti preconciliari di rinnovamento, gli influssi teologici ricevuti durante gli anni di studio, di cui vale elencare la scuola di Tubinga, Schelling e Tommaso d'Aquino, Karl Rahner e Henri de Lubac, Yves Congar e Hans Küng, fino a ripercorrere gli anni del lavoro del Concilio e delle discussioni postconciliari. Un nuovo orizzonte accoglie la vita del vescovo Kasper, quello del dialogo ecumenico con le Chiese orientali, le protestanti, le libere, con l'ebraismo. Maturano gli interrogativi cruciali sulla crisi interna alla Chiesa, con le ipotesi di risposte: la fine della età costantiniana, l'epoca della secolarità, la condizione della Chiesa minoranza. I quattro quinti dell’opera possono essere ora, nella seconda parte, dedicati alla ecclesiologia, muovendo da un paragrafo intitolato «precomprensione della Chiesa», nel quale è illuminante l’etimologia del tedesco Kirche, dell’inglese Church, che discendono dal greco kuriakós, che vuol dire del Signore (kúrios). Ecco, la prima istintiva comprensione di Chiesa è l'appartenenza alla comunione dei fratelli chiamati alla verità dal Signore. Tutte le analisi, all'interno dei due orizzonti della storia umana universale e della storia della salvezza, che conducono a declinare i tanti profili della Chiesa, a partire dalla domanda radicale «Gesù ha voluto la Chiesa?», la Chiesa escatologica come comunione dei santi, la Chiesa evento e istituzione, corpo e sposa di Cristo, tempio dello Spirito Santo, Popolo di Dio, sacerdozio comune di tutti i battezzati. L’ampiezza data alla trattazione storica e non soltanto dottrinale alla missione dei laici, alla sinodalità nel governo della Chiesa, al monachesimo, ai movimenti spirituali, alle missioni, rende quest'opera indispensabile all'approfondimento delle conoscenze sulla composita e complessa realtà della Chiesa cattolica. Non è un'opera celebrativa né pedagogica, percorsa com'è dalle prime alle ultime pagine dal pathos di chi confessa la propria avventura esistenziale in seno alla Chiesa, della quale riconosce che «porta sul proprio volto molte macchie e rughe, che rispecchiano qualcosa del peso, della fatica e di alcuni fallimenti dei duemila anni della sua storia. Essa soffre anche oggi per scandali, crisi e debolezze interne. Essa li riconosce, confessa la colpa di cui s’è macchiata e lo fa non solo in qualche mea culpa pubblico, ma ogni giorno centinaia di migliaia di volte all'inizio di ogni celebrazione eucaristica. (…) Già spesso è passata attraverso crisi interne e scandali paurosi, ma si è sempre rinnovata e ha prodotto fin nel presente innumerevoli uomini e donne sante, molti cristiani che si sono spesi al servizio dei più poveri tra i poveri. (…) Attualmente i cristiani sono il gruppo di persone più perseguitato del mondo. Il sangue dei martiri ha finora sempre dimostrato di essere seme di nuovi cristiani» (p. 530). 

L'opera si segnala come assolutamente meritevole del Premio Capri-San Michele 2012. 

Walter Kasper
CHIESA CATTOLICA
Essenza – Realtà – Missione
Biblioteca di teologia 
contemporanea 157
pagine 584

PREMI ATTRIBUITI AD OPERE DELLA QUERINIANA

V Edizione 1988 – “Premio Capri – S. Michele opera finalista” a
Etica dell’ambiente di Alfons Auer.

VI Edizione 1989 – “Premio Capri – S. Michele opera finalista” a
Diritti umani e liberazione evangelica di Jean Marie Aubert.

VII Edizione 1990 – “Premio Capri – S. Michele opera finalista” a
Manuale di poetica ebraica di Luis Alonso Schokel.

XI Edizione 1994 – “Premio Capri – S. Michele opera finalista” a
Percorsi di teologia africana di Rosino Gibellini.

XIV Edizione 1997 – “Premio Capri – S. Michele Sezione Teologia” a
Il Dio affidabile di Pierangelo Sequeri.

XIX Edizione 2002 – “Premio Capri – S. Michele Sezione Teologia” a
L’antropologia cristiana tra modernità e post-modernità di Ignazio Sanna.




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