In breve
La malinconia rivalutata come stato d’animo positivo, andando oltre una sua medicalizzaione che la intende come “depressione” da curare.
«Rallentare il tempo è un buon proposito, ma come farlo in tempi di in-quietudine?» (Joke J. Hermsen).
Il libro è stato premiato come saggio per il 2017 dalla Fondazione Maand van de Filosofie di Woerden (Utrecht). È tra i primi 10 libri della Dutch Foundation for Literature di Amsterdam.
Descrizione
L’essere umano è homo melancholicus: consapevole delle perdite e della transitorietà di tutto, cerca di trasformare questa coscienza in speranza e creatività. In tempi tristi come i nostri, tuttavia, la malinconia è spinta sempre più in un angolo oscuro dall’in-quietudine e dalla paura, e così rischia di trasformarsi in depressione.
Accanto alla pace, all’amore e alla cura reciproca abbiamo bisogno di legami sociali qualificati e di un mondo politico-culturale esuberante per alleviare le nostre paure e mantenere “sano” quel sentimento complesso e ambivalente che è la malinconia e che è stato giudicato in modi estremamente diversi nel corso della storia occidentale.
In questo saggio lucido e necessario Hermsen interroga l’essere umano – prendendo spunto da pensatori come Hannah Arendt, Ernst Bloch e Lou Andreas-Salomé – per capire se ha sufficienti coraggio e forza per superare il senso della caducità e stabilire nuove relazioni con il mondo e sé stesso, trasformando in tal modo paura e depressione in creatività e speranza.