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La Bibbia nella letteratura mondiale
Karin Schöpflin

La Bibbia nella letteratura mondiale

Prezzo di copertina: Euro 35,00 Prezzo scontato: Euro 33,25
Collana: Biblioteca di teologia contemporanea 165
ISBN: 978-88-399-0465-2
Formato: 16 x 23 cm
Pagine: 384
Titolo originale: Die Bibel in der Weltliteratur
© 2013

In breve

Tra gli autori esaminati: Vittorio Alfieri, Dante Alighieri, Charles Baudelaire, Berthold Brecht, George G. Byron, Pedro Calderón de la Barca, Fëdor Dostoevskij, George Eliot, Giovanni Boccaccio, Heinrich Heine, Ernest Hemingway, Victor Hugo, Thomas Mann, Andrew Marwell, Herman Melville, John Milton, Francesco Petrarca, Aleksandr Puškin, Jean Racine, Rainer Maria Rilke, Friedrich Schiller, William Shakespeare, John Steinbeck, Lev Tolstoj, Oscar Wilde, Émile Zola…

Descrizione

Quale influsso ha esercitato la Bibbia sulla letteratura mondiale? Nell’analisi di opere letterarie, anche a livello di studi accademici abitualmente teniamo poco conto dei riferimenti alla Bibbia. Forse perché la nostra familiarità con le Scritture ebraico-cristiane è sempre più scarsa.
In questo suo originale lavoro – una storia della ricezione letteraria della Bibbia – Karin Schöpflin espone il contenuto, la forma e il messaggio di singoli scritti biblici e, operando una scelta tra opere “classiche” della letteratura occidentale pubblicate fino alla metà del XX secolo, mostra come poeti e scrittori hanno recepito modelli narrativi, temi, motivi e personaggi tanto dell’Antico quanto del Nuovo Testamento. Contribuendo, lungo i secoli, a renderli ancor di più patrimonio culturale dell’intera umanità.
Questo libro si fa apprezzare per la sua spiccata valenza pluridisciplinare. Per chi si interessa di letteratura stimola a percepire molteplici collegamenti, riferimenti, rielaborazioni, riutilizzi, allusioni e tracce bibliche nelle opere qui prese in considerazione, e di conseguenza conduce ad apprezzare la rilevanza ininterrotta del “grande codice della cultura occidentale” per la letteratura. Per chi si interessa di teologia e di scienze bibliche mette retrospettivamente in nuova luce, attraverso le opere letterarie che li hanno recepiti, non pochi testi biblici.

Recensioni

«Il lettore trova in quest’opera una miniera di riferimenti nei due sensi di marcia, dalla Bibbia alla letteratura e viceversa. Essa contribuirà a far diminuire l’ignoranza biblica nella cultura italiana, anche accademica, e a far gustare la fecondità che il testo biblico ha avuto nel vasto campo della letteratura europea. Prezioso per studenti, docenti di teologia e insegnanti di religione nelle scuole superiori».




Settimana 44 (8 dicembre 2013) 15

«È un lungo e affascinante viaggio quello a cui ci invita la teologa tedesca, un pellegrinaggio che dimostra come quei modelli, quei personaggi, quei motivi siano patrimonio culturale e spirituale di tutta l’umanità. Si consiglia vivamente l’adozione del testo da parte di docenti di letteratura e di religioni delle classi superiori».


Il Regno 2/2014

«La lettura di questo stimolante volume conferma appieno la decisiva rilevanza avuta dalla Sacra Scrittura nello sviluppo della nostra civiltà, che ha un debito enorme nei confronti della rivelazione ebraico-cristiana. A tale riguardo, non sorprende che il grande Johann Wolfgang Goethe abbia potuto affermare: "Se fossi gettato in prigione e potessi portare con me un libro solo, sceglierei la Bibbia"».


M. Schoepflin, in Verona fedele del 23 febbraio 2014

«Il libro è una preziosa miniera per rintracciare alcuni pilastri fondamentali della ricezione letteraria della Bibbia. Dall’Antico al Nuovo Testamento, la Schöpflin offre, oltre a un riassunto, già per di per sé interessante dell’iter biblico, una rassegna delle "belle lettere" che hanno ripreso, ritradotto o rappresentato scene e quadri biblici. Ne nasce un fecondo intreccio interdisciplinare di Scrittura e letteratura».


R. Cheaib, su www.zenit.org del 4 marzo 2014

«Uno sguardo interdisciplinare a Bibbia e letteratura che permette a chi si interessa di letteratura di scoprire informazioni fondamentali a proposito della Bibbia, e della sua rilevanza per la letteratura, e a chi si interessa di teologia e di scienze bibliche di scoprire la complessa storia della ricezione della Bibbia nella letteratura. Perché il nesso fra testo biblico e ricezione letteraria risulti chiaro, nel libro vengono presentate unità bibliche subito seguite da brani tratti da opere letterarie nelle quali gli autori hanno utilizzato questo materiale. Così, partendo dalla Genesi e i relativi riferimenti in John Milton (Paradiso perduto) arrivando fino all’Apocalisse di Giovanni e i suoi riferimenti in Cormac McCarthy (La strada), è possibile fare uno straordinario viaggio nei libri della Bibbia e nella letteratura mondiale».


A. Delrio, in Confronti 3/2014, 46

«Le pagine di Karin Schöpflin si inanellano lungo la trama diacronica della Bibbia, partendo quindi dall’incipit genesiaco, avanzando di tappa in tappa, attraverso i libri storici, sapienziali e profetici dell’Antico Testamento, per approdare ai vangeli, alla chiesa delle origini dominata dalla figura di Paolo e alla grande tela finale dipinta dall’Apocalisse giovannea. In ciascuna di queste tappe, l’Autrice imposta il suo discorso su due registri: l’uno è squisitamente esegetico, l’altro è, invece, dedicato all’esemplificazione della recezione letteraria delle narrazioni, dei personaggi, dei simboli, dei temi biblici. Si ha così l’incrocio di due testi che, di per sé, potrebbero essere usati anche autonomamente in modo da ottenere alla fine un’introduzione alla Bibbia, da una parte, e una vasta antologia letteraria, dall’altra. La folla degli autori coinvolti rivela una sorprendente sintonia con le Scritture Sacre, talora in forme inattese, altre volte in modo provocatorio».


G. Ravasi, in Il Sole 24 Ore del 30 marzo 2014