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Le dinamiche del discernimento
Cataldo Zuccaro

Le dinamiche del discernimento

Verso la soluzione dei conflitti morali

Prezzo di copertina: Euro 20,00 Prezzo scontato: Euro 19,00
Collana: Introduzioni e trattati 52
ISBN: 978-88-399-2202-1
Formato: 15,8 x 23 cm
Pagine: 216
© 2022

In breve

«Provo a raccogliere un ventaglio di strumenti operativi perché, in mezzo ad una pluralità di valori umani, ciascuno possa orientarsi e percorrere il suo sentiero di vita, realizzando quel particolare bene morale cui è chiamato» (Cataldo Zuccaro).

Descrizione

Il discernimento morale costituisce la modalità ordinaria attraverso cui la persona, obbedendo alla propria coscienza, realizza il bene particolare a cui è chiamata. Saper discernere permette di superare i rischi della paralisi (la paura di sbagliare) e del relativismo (l’indifferenza ai valori).
Ora, soprattutto davanti ai dilemmi più acuti e talvolta drammatici della vita – per esempio in campo bioetico – la tradizione cristiana ha elaborato una serie di strumenti operativi al servizio del discernimento morale. Si tratta di “principi pratici” come quello che verifica la liceità della cooperazione al male, come il duplice effetto, il male minore, la ragione proporzionata, o come la casistica e il probabilismo.
Dopo aver presentato la natura del discernimento morale, il volume di Zuccaro studia uno a uno questi principi pratici, ponendo particolare attenzione alla loro genesi storica e al loro sviluppo. E mostra la loro indubbia utilità strumentale.
Non solo, ma svela anche come essi richiamino una concezione della teologia morale più umile e più attenta alla concretezza delle situazioni particolari.

Recensioni

Chi volesse approcciare il saggio di Zuccaro con la speranza di ottenere un prontuario preciso per condurre il discernimento in situazioni moralmente complesse ne rimarrebbe deluso. Si tratta di una delusione che possiamo definire sana dal momento che l'intento stesso dell'autore è proprio quello di non offrire principi che pretendono di sezionare la realtà tra bianco e nero.

Il sottotitolo, del resto, offre un'indicazione di tale finalità: il testo aiuta a riflettere verso la soluzione dei conflitti morali. La dinamica fondamentale che accompagna l'uomo e il cristiano nel vissuto ordinario che si rivela sempre complesso è il discernimento. Ad esso sono dedicati i primi due capitoli, che si muovono tra le fondamenta «cronologiche» della Scrittura e della tradizione ecclesiale. L'arte del discernimento non è un'invenzione recente ma affonda le radici fin nelle pagine delle Scritture, così come si muove nelle vicende dei credenti dei primi secoli.

Zuccaro inserisce il discernimento in una rete antropologica contrassegnata da relazionalità, vulnerabilità e complessità. Ne illumina la qualità teologica e la differenza cristiana ricordando la sequela di Cristo e l'agire dello Spirito Santo. Infine mostra cosa sia di aiuto e cosa sia di ostacolo: ethos comunitario, legge naturale e peccato del mondo.

La realizzazione del bene morale ha bisogno di strumenti che permettano di non rimanere bloccati nell'indecisione che emerge quando le scelte per il bene non sono chiare. La tradizione morale ha raccolto questi strumenti attorno ad alcuni «principi pratici», ai quali questo saggio dedica particolare attenzione: la cooperazione al male; il male minore; il duplice effetto. Di ciascun principio si offre innanzitutto un approfondimento storico, per giungere a un bilancio critico. L'autore non vuole applicare queste indicazioni alle situazioni oggi più spinose, così da lasciare libero il lettore di rivisitare tali principi nel proprio contesto personale; ma soprattutto egli intende scardinare l'idea di una teologia morale fatta alla maniera del letto di Procuste: polarizzata sui versanti rigido-rigorista o lassista-permissivo.

Questo punto è un filo rosso costante in tutto il saggio e risulta essere un elemento identificativo del discernimento morale in quanto tale. La visione che l'autore vuole offrire è il più possibile olistica (o cattolica) così da istruire la problematica morale in tutta la sua ampiezza e complessità. I principi, infatti, si richiamano tra loro. Inoltre sono presentati alcuni strumenti tradizionali del pensiero morale quali il proporzionalismo, il probabilismo e la casistica. Questi tre sono rivisitati mettendo in luce gli apporti positivi alla dinamica del discernimento.

Sono tre grandi campi di discussione in teologia morale (il caso del proporzionalismo e il confronto con il magistero di Veritatis splendor è un caso esemplare) che ancora animano e arricchiscono il dibattito teologico morale. A tale riguardo questo saggio ha il merito di approcciare la teologia morale tramite la questione chiave del discernimento morale, offrendo spaccati sui principali temi morali fondamentali: la legge naturale, il nesso tra atto e persona, la dottrina dell'intrinsece malum, il peccato personale e il peccato del mondo, il rapporto tra soggetto e oggetto, l'attenzione al contesto concreto.

Ci pare che si possa individuare un doppio binario di lettura. Da una parte uno sguardo tematico, suddiviso per capitoli, permette un approfondimento di temi specifici. La ricca bibliografia, sia di autori tradizionali che contemporanei, permette al lettore di spaziare nella ricerca su un singolo tema. Invece, uno sguardo trasversale sintetizzato nell'ultimo capitolo consente di raccogliere alcuni approcci complessivi alla teologia morale. In particolare sottolineiamo l'insistenza nel cercare di aprire varchi di bene, così da ridurre progressivamente il male. Lo sguardo dell'autore rimanda sempre alla concreta situazione antropologica, caratterizzata da limite, relazionalità e contesto culturale.

Queste logiche presiedono al discernimento morale che trova nei principi pratici tradizionali, nelle riflessioni sulla ragione proporzionata, nel probabilismo e nella casistica quegli attrezzi che sono consegnati alla coscienza che deve decidere. Sottolineiamo infine il felice uso di immagini concrete che permettono una focalizzazione di come si muova il discernimento: l'interpretazione di una sinfonia, le indicazioni fornite da una bussola, l'arredamento personalizzato delle stanze di una casa sono alcune delle figure che aiutano il lettore a familiarizzare con i concetti chiave di interpretazione e circolarità ermeneutica che presiedono all'affascinante cammino morale.


F. Scalzotto, in Rivista di Teologia dell’Evangelizzazione 1/2023, 242-244

>«Provo a raccogliere un ventaglio di strumenti operativi perché, in mezzo ad una pluralità di valori umani, ciascuno possa orientarsi e percorrere il suo sentiero di vita, realizzando quel particolare bene morale cui è chiamato» (Cataldo Zuccaro).

Il discernimento morale costituisce la modalità ordinaria attraverso cui la persona, obbedendo alla propria coscienza, realizza il bene particolare a cui è chiamata. Saper discernere permette di superare i rischi della paralisi (la paura di sbagliare) e del relativismo (l’indifferenza ai valori).
Ora, soprattutto davanti ai dilemmi più acuti e talvolta drammatici della vita – per esempio in campo bioetico – la tradizione cristiana ha elaborato una serie di strumenti operativi al servizio del discernimento morale. Si tratta di “principi pratici” come quello che verifica la liceità della cooperazione al male, come il duplice effetto, il male minore, la ragione proporzionata, o come la casistica e il probabilismo.
Dopo aver presentato la natura del discernimento morale, il volume di Zuccaro studia uno a uno questi principi pratici, ponendo particolare attenzione alla loro genesi storica e al loro sviluppo. E mostra la loro indubbia utilità strumentale.
Non solo, ma svela anche come essi richiamino una concezione della teologia morale più umile e più attenta alla concretezza delle situazioni particolari.

Cataldo Zuccaro (1953) sacerdote della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, è ordinario di teologia morale fondamentale nella Facoltà di teologia della Pontificia Università Urbaniana di Roma, dove ha ricoperto anche l’incarico di decano e di rettore. È professore invitato presso l’Università degli studi di Urbino «Carlo Bo». È assistente ecclesiastico nazionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale. La sua riflessione è da sempre attenta a discutere le nozioni della morale fondamentale, anche quando con diversa consapevolezza vengono impiegate nelle tematiche etiche particolari.


L. Partiti, in Il Posto delle Parole 20 settembre 2022

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