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Manuale di ecumenismo
Teresa Francesca Rossi

Manuale di ecumenismo

con CD-ROM

Prezzo di copertina: Euro 35,00 Prezzo scontato: Euro 33,25
Collana: Introduzioni e trattati 40
ISBN: 978-88-399-2190-1
Formato: 16 x 23 cm
Pagine: 472
© 2012

In breve

Un testo innovativo e originale, per la scuola e per la vita, promosso dall’esperienza del Centro Pro Unione di Roma e che risponde a requisiti di completezza, di rigore epistemologico e di aggiornamento sui temi dell’ecumenismo.

Descrizione

Questo Manuale di ecumenismo è strutturato in quattro ‘moduli’ tematici (ciascuno corredato di svariati sussidi): metodo, spiritualità, storia, sistematica. Offre una ricognizione della fisionomia del movimento ecumenico moderno, nel suo sviluppo storico e nelle sue articolazioni principali; una esposizione esaustiva della teologia ecumenica (princìpi fondamentali, snodi concettuali, correlazioni teoretiche e implicazioni pratiche); una analisi del contributo specificamente cattolico al dialogo ecumenico.
Il manuale propone inoltre delle prospettive sistematiche inedite che, frutto dell’esperienza maturata nella prassi del dialogo, sono tese a suscitare una conoscenza operativa, utile a fini pastorali. Il testo fornisce cioè un accesso all’ecumenismo inteso non solo come sistema di pensiero, ma anche come preghiera e stile di vita cristiana; un’iniziazione all’ermeneutica appropriata dei documenti prodotti all’interno del dialogo; una rassegna della prassi e dei procedimenti specificamente ecumenici.
Il presente Manuale di ecumenismo si propone allora autorevolmente per i corsi sull’argomento che si tengono nelle Facoltà di teologia e negli Istituti di scienze religiose.

Con una Presentazione di James F. Puglisi.

Recensioni

L’œcuménisme est devenu, - on s'en réjouit! - une matière du programme d’études dans les facultés de théologie et les séminaires. Cela implique aussi la nécessité de fournir aux enseignants des outils pédagogiques. Pour la langue italienne, c’est chose faite avec ce manuel composé par la directrice-adjointe du centre Pro Unione de Rome, une personne particulièrement compétente et ayant visiblement une expérience pédagogique certaine. Elle a poussé très loin les subdivisions, ce qui permet de délimiter facilement la matière d'un cours, et de retrouver rapidement l'endroit où l'on explique tel problème, compensant ainsi l'absence d'un index.
Après une introduction générale («initiation»), quatre «modules» traitent successivement de la méthode œcuménique, de sa spiritualité, de l'histoire du mouvement, et enfin une exposition systématique, avec une bonne bibliographie, - qui favorise naturellement les versions italiennes quand il y en a, mais comprend un nombre important de titres anglais et français, et éventuellement allemands, ainsi que plusieurs sites internet. Chaque fois, on ouvre des pistes de réflexion, on complète par des textes de personnalités marquantes (sous le titre de «Laissons la parole à...») et on commente un texte de l'Écriture. Un CD-ROM est joint au volume, qui plaira aux jeunes auxquels l'ouvrage est destiné (eux ne seront sans doute pas agacés comme nous l'avons été par les jeux de présentation, qui ralentissent l'exposé). On ne s'arrètera pas sur quelques détails inexacts, qui sont de peu d'importance (ainsi, dom Lambert Beauduin n'a jamais eu le titre d'«abbé» sauf, mais dans un autre sens, avant son entrée dans l'ordre bénédictin en 1906, - cf. p. 159, - et Mgr Gérard Philips n'a jamais été cardinal, - cf. p. 352; par ailleurs, la Sainte-Sophie sur l'autel duquel le cardinal Humbert déposa la mallieureuse bulle d'excommumcation en 1054 est à Constantinople, non à Jérusalem, - cf. p. 211).
On sent aussi à travers tout le livre le désir de «viser juste», de faire bien percevoir où se situe la limite, de former les étudiants à la critique en évitant aussi bien l' étroitesse d'esprit que les préjugés négatifs, par exemple à l'égard des documents du magistère. Si vraiment, comme nous le pensons, l'ouvrage répond aux attentes et stimule son public, il faudra songer à le traduire ou à l'imiter dans d'autres langues.
In Irénikon 2013, 605-606

«Utile strumento teologico e psicopedagogico sia per chi intende formarsi, sia per i formatori, il Manuale offre un identikit del movimento ecumenico moderno, nel suo sviluppo storico e nelle sue articolazioni principali; illustra la teologia ecumenica e le sue implicazioni pratiche; fa un’analisi del contributo cattolico al dialogo ecumenico».


V. Prisciandaro, in Jesus 10/2013, 97

«Da parecchi anni ormai mancavano in Italia opere di ampio respiro utilizzabili per la didattica della teologia ecumenica e i testi disponibili, pur spesso di grande valore, non sempre sono aggiornati agli ultimi sviluppi di un cammino che in cinquant’anni ha fatto passi da gigante (aldilà delle difficoltà dell’ultimo decennio). Il testo di Teresa Francesca Rossi viene quindi a colmare un vuoto, con un contributo corposo e articolato, ricco di spunti e di materiali. […] Ad arricchire l’opera anche il bel cd-rom allegato, opera di Espedito Igino Neto, collaboratore del centro Pro Unione, che mette a disposizione dell’utente preziosi materiali (testi, schemi, immagini e video..., ma anche esercizi per concretizzare quanto appreso dal testo) per un efficace percorso di supporto e affiancamento alla didattica. Lo stile ipertestuale del supporto multimediale sembra avere orientato in una certa misura anche la struttura del testo, diviso in quattro moduli (metodo, spiritualità, storia, sistematica), preceduti da un’introduzione all’ecumenismo come disciplina teologica: un formato che consente diversi usi del volume, che non necessariamente deve essere letto sequenzialmente da cima a fondo. […] Il testo lascia emergere la vasta esperienza dell’Autrice, che si rivela nella competenza e nell’ampiezza di orizzonte con cui padroneggia la varietà di testi e materiali sorti in oltre un secolo di dialogo interconfessionale (dalla Unitatis redintegratio al documento di Fede e Costituzione su Battesimo, Eucaristia e Ministero), così come nella ricostruzione delle tappe principali del cammino ecumenico o nella presentazione dei grandi temi che caratterizzano la riflessione in tale ambito (koinonia, dialogo, recezione, formazione ecumenica...) e dei riferimenti biblici e teologici a essi sottostanti. L’ampia bibliografia evidenzia l’ampiezza delle fonti utilizzate. […]
Un testo estremamente ricco, insomma, nel quale la qualità teologica viene messa a servizio di una passione per la koinonia e il dialogo. Un solo appunto si potrebbe muovere a esso, legato alla modalità di realizzazione, così fortemente modulare da ostacolare talvolta una lettura sequenziale. Tale questione va peraltro relativizzata alla luce dell’intenzione che sembra sottesa all’opera: non un saggio sull’ecumenismo, né un corso da "seguire" da cima a fondo, ma piuttosto un manuale/fonte, che mette una varietà di materiali (e un vasto insieme di strumenti ermeneutici) a disposizione del docente, al quale va il compito di organizzare una didattica che può porsi a vari livelli e seguire percorsi anche differenziati. Ecco, allora, che in tale prospettiva anche quello che potrebbe apparire un problema diviene invece un’opportunità, da valorizzare, per un’organizzazione più consapevole e articolata della didattica».


S. Morandini, in Studia Patavina 60/2 (2013) 512-514

«Nella convinzione che ciò che unisce sia più di ciò che divide, le quasi cinquecento pagine del manuale (arricchite da un cd, oltre che da brani delle Scritture e documenti noti e meno noti della Chiesa cattolica) si articolano in quattro parti: metodo, spiritualità, storia e sistematica. Dal suo angolo prospettico, ciascuna di esse conferma quello che, forse, è il tratto che maggiormente colpisce: se l’unità è un dono di Dio, come tantissimi altri doni, essa è anche però qualcosa che va coltivato con dedizione tenace, seria e profonda. Invitando a una preparazione al contempo teologica, sociologica, psicologica, filosofica, antropologica, canonica e umana, il testo introduce a un ecumenismo inteso non solo come sistema di pensiero, ma anche come preghiera e stile di vita cristiana. Il manuale diventa così strumento di informazione e di formazione: informazione perché sono ancora troppi i pregiudizi da correggere e superare, formazione perché è necessaria una preparazione sistematica per operare in campo ecumenico, onde passare davvero dalla conversazione al dialogo. Tre le fasi del metodo ecumenico capaci di scandire la relazione fra gli interlocutori, delineando una crescente reciproca apertura: conoscenza, condivisione e comunione. Gradatamente, infatti, ciò che è stato appreso viene vagliato e valorizzato sottolineando somiglianze e diversità. Solo così è possibile incamminarsi verso la costruzione dell’unità, verso, cioè, il ristabilimento della comunione mattone dopo mattone. Un processo delicato che cresce con il crescere della conoscenza e della condivisione, e che sempre può essere ulteriormente approfondito e radicato. La meta del movimento ecumenico è infatti quella di far crescere tra le Chiese una comunione così reale da essere visibile senza ambiguità; così plasmata dalla carità da essere pienamente segno di riconciliazione; così variegata e arricchita dalla diversità, da testimoniare il soffio impalpabile dello Spirito di Dio».


G. Galeotti, in L’Osservatore Romano, Inserto mensile del giugno 2013

«Il Manuale di ecumenismo è tra i testi più completi e aggiornati in materia presenti nell’editoria italiana e, per il suo rigore scientifico, è di fondamentale utilità sia per i cattolici, sia per chiunque creda all’ecumenismo come valore morale e sistema di pensiero. Infatti, la visione ecumenica della Chiesa cattolica è integrata con quella di tutte le confessioni cristiane. […] Il Manuale è strumento (teologico, ma anche psicopedagogico) utile sia per chi intende formarsi, sia per i formatori. La sua fruibilità è accentuata dalla presenza di un CD con approfondimenti, antologie, esercizi, grafici e mappe interattive originali, foto storiche inedite e video che rendono tale opera omnia sull’ecumenismo difficile da superare. Il Manuale diventa una palestra psicopedagogica con il modulo sul "Metodo", toccando i punti nevralgici della psicologia del linguaggio, della comunicazione e del dialogo. Spesso, infatti, non sono le diversità di contenuti alla base dei conflitti, ma le emozioni, le motivazioni e gli interessi. Discutere solo sui contenuti rinforza i pretesti per le separazioni; farlo su emozioni e motivazioni all'origine delle separazioni ottiene maggiore consapevolezza circa la comunione e l'unità. La metodologia è rigorosamente scientifica secondo i criteri della psicologia contemporanea della comunicazione: nel prospettare le fasi di conoscenza-condivisione-comunione chiarisce la differenza tra "essere in dialogo" (implicante volontà e atteggiamento) e "produrre dialoghi" (progettare incontri, sottoscrivere documenti). Le modalità del dialogare corrispondono a quelle che gli psicologi della comunicazione raccomandano nelle strategie per la mediazione familiare e socio-politica. Il principio-base prospettato per ristabilire la comunione è tanto intuitivo quanto complesso: la comunicazione è relazione, ossia ogni relazione implica una comunicazione e viceversa; principio valido sia per la formazione degli psicologi ai vari tipi di mediazione, sia per la formazione all'ecumenismo, e costituisce un ottimo esempio di integrazione tra psicologia e teologia ecumenica. Sono citati presupposti psicologici e teologici per rimuovere le barriere alla comunione e il Manuale diviene così anche uno strumento psicologico nel percorso ecumenico, aiutando studiosi e fedeli a percepirsi a un "livello di parità" per apprezzare tutti i vantaggi della comunione e dell'unità».


A. Pacciolla, in Settimana del 20 gennaio 2013, 13