In breve
A cura di Michael Busser e Johannes Pfeiff
La sfida è quella di riconsiderare la fede nell’incarnazione di Dio nell’orizzonte della visione del mondo odierna. Per fare più luce su questa fede, vale la pena di risalire fino agli inizi delle tradizioni cristiane, anzi fino agli approcci neotestamentari della riflessione cristologica in senso stretto.
Descrizione
Cardine e fulcro dell’interpretazione cristiana della realtà non sono le dottrine, le norme etiche, le istituzioni ecclesiastiche, e nemmeno la Bibbia e i sacramenti, ma una figura storica, un uomo vissuto duemila anni fa: Gesù di Nazaret. In lui – come dice il dogma cristologico – Dio si è fatto uomo. Quest’idea, tuttavia, suscita molti interrogativi, e non solo da oggi. Il presente saggio delinea la lotta della chiesa antica per formulare una più profonda comprensione dell’incarnazione e aiuta a coglierne la rilevanza attuale.
Franz Dünzl si muove con perizia magistrale, mantenendosi nel quadro della storia della chiesa, ma sporgendosi altresì a esplorare questioni esistenziali. Emergono vicende in cui si alternano tesi e antitesi, trionfo ed esilio, slancio e disfatta: ogni compromesso per il quale si è combattuto viene di lì a poco rimesso in discussione, richiedendo ulteriori approfondimenti. E questo rende plasticamente tangibile quale abisso intellettuale e spirituale ci sfidi ad affrontare la convinzione di fede che Dio si è fatto uomo.