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Vita dalla morte
Hans Urs Von Balthasar

Vita dalla morte

Meditazioni sul mistero pasquale

Prezzo di copertina: Euro 6,00 Prezzo scontato: Euro 5,70
Collana: Meditazioni 261
ISBN: 978-88-399-3261-7
Formato: 11 x 20 cm
Pagine: 64
Titolo originale: Leben aus dem Tod. Betrachtungen zum Ostermysterium
© 2021

In breve

«Essere tenuti solo a dare, e a ricevere solo donando: in questo paradosso vita e morte sembrano quasi risolversi, come trasfigurate, l’una dall’altra» Hans Urs von Balthasar.

Descrizione

Anche se rientra a pieno titolo nel nostro orizzonte, la morte è al contempo quanto di più incomprensibile esista.
In tre profonde meditazioni von Balthasar indaga il mistero della morte. Interroga l’aspirazione che abita ogni essere umano: quella di voler produrre, nel tempo che scorre, qualcosa che sappia di eterno. Il teologo scende nelle profondità del mistero pasquale, medita sulla morte e risurrezione di Gesù, riflette sulla comunione dei santi. E mostra così quale risposta il cristianesimo offra al paradosso della morte, dischiudendone il significato per i battezzati di oggi.

«La morte calpesta e sparge al vento quel po’ di senso che ha fatica siamo riusciti a racimolare in un’intera vita. Quando muore una persona amata, tutto il senso della sua vita viene messo tra parentesi. Ora: il cristianesimo, presentandosi come messaggio di salvezza, quale soluzione sa offrire a questa contraddizione in definitiva insopportabile?».

Recensioni

Questo breve ma densissimo libro di 64 pagine del teologo svizzero Hans Urs von Balthasar venne pubblicato in tedesco nel 1984. L'editrice Queriniana ne ha curato la traduzione già nel 1985 e nel 2021 esce la quarta edizione con il titolo Vita dalla morte, Meditazioni sul mistero pasquale.

Si tratta di tre profonde meditazioni in cui l'Autore indaga il mistero della morte a partire dalla Pasqua e conduce il lettore a una profonda riflessione con questioni filosofiche e teologiche di grande spessore.

Ci si può porre la domanda, significativa dal punto di vista cristiano: il Figlio di Dio si è fatto uomo per operare o per morire? Fu con la morte in croce che Egli divenne la figura più pregnante della storia del mondo. Perché? Concisamente diremo che tutto il suo operare terreno, fin dall'inizio, scaturiva dal completo abbandono di sé al Padre celeste e tale abbandono trovò il proprio vertice – e quindi anche la sua piena efficacia – sulla croce. Gesù ha sempre identificato il proprio lo con la propria missione e si è abbandonato alla volontà del Padre.

In che cosa consiste la missione? Nel riconciliare con Dio il mondo, estraniatosi da Dio, per mezzo di un'obbedienza amorosa spinta all'estremo. Ciò è possibile a Cristo in quanto egli assume questa estraniazione, la fa sua e l'attraversa. La missione di Gesù consiste nel seminare il seme dell'eternità nel terreno del mondo e far germogliare il regno di Dio. A partire da Gesù, l'Autore mostra così quale risposta il cristianesimo offra al paradosso della morte, dischiudendone il significato per i battezzati di oggi: «Essere tenuti solo a dare, e a ricevere solo donando: in questo paradosso vita e morte sembrano quasi risolversi, come trasfigurate, l’una dall‘altra».

Il saggio può aiutare il lettore a penetrare il mistero pasquale nella sua dimensione teologica e a coglierne aspetti inattesi. Per il linguaggio e l'argomento trattato è una lettura consigliata a chi abbia una sufficiente formazione teologica o filosofica.


In La Vita in Cristo e nella Chiesa 3/2022, 66

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