26/09/2016
L'ESSENZA DELLA RELIGIONE DI UGO PERONE VINCITRICE DELLA SEZ. FILOSOFIA DELLA XXXIII EDIZIONE DEL PREMIO CAPRI S. MICHELE
L'opera L'essenza della religione del prof. Ugo Perone è stata insignita del Premio Capri S. Michele - sez. Filosofia.
La Cerimonia di proclamazione e di assegnazione dei premi si è svolta ad Anacapri sabato 24 settembre alle ore 18, preceduta nel pomeriggio del venerdì 23 settembre dal Convegno su “Il valore delle Costituzioni”.
Di seguito riportiamo il breve discorso di ringraziamento del prof. Perone.





Quando molti anni fa lessi la Lettera a una professoressa di don Milani fra le molte cose che mi colpirono fu la tesi che a scuola, contrariamente all’uso abituale, si dovessero segnare non solo gli errori ma anche le formulazioni particolarmente felici. Era l’espressione di una pedagogia non dello scacco, ma dell’incoraggiamento. È in questo spirito che accolgo il premio che mi è stato attribuito, e di cui sono ovviamente grato e onorato, ovvero non come un riconoscimento, come se un risultato fosse stato conseguito una volta per tutte, ma come un invito a procedere sulla strada intrapresa, come un sostegno a cercare ancora lungo il cammino che si è imboccato.
Il tema della religione, che ho cercato di affrontare, è infatti questione di confine e che interroga tutti, credenti e non credenti. Perché la religione è al tempo stesso un bisogno, un pericolo e una promessa. In tempi di difficoltà il bisogno di un terreno solido cui appoggiare è da tutti avvertito: e in ciò, pur in forme molteplici, si esprime un bisogno religioso, il bisogno di un più alto – mi sia consentita questa formulazione volutamente vaga – cui far riferimento. Ma proprio qui si annida il pericolo: la riduzione, per non dire la strumentalizzazione, di questo più alto a mero soddisfacimento di una funzione, e dunque la sua ideologizzazione. Fino a questo livello di approfondimento credente e non credente s’incontrano sulla striscia sottile del bisogno e nella condivisa cautela verso il pericolo. La religione però contiene anche una promessa, la promessa di qualcosa che si sottrae alla manipolazione e anzi addirittura vi resiste, costringendo a un atteggiamento diverso (che la religione ha chiamato conversione). In questo punto mi pare se ne debba cercare l’essenza, con un lavoro che non si nutre solo di parole, ma comporta un mutamento di stile nel pensare.
Grazie ancora per l’incoraggiamento che mi è stato dato a proseguire in questa direzione.

Ugo Perone