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Che cosa è una religione?
Pierre Gisel

Che cosa è una religione?

Prezzo di copertina: Euro 14,00 Prezzo scontato: Euro 13,30
Collana: Giornale di teologia 351
ISBN: 978-88-399-0851-3
Formato: 12,3 x 19,5 cm
Pagine: 176
Titolo originale: Qu’est-ce qu’une religion? (ed. italiana rivista)
© 2011

In breve

Siamo convinti di sapere che cosa è una religione. Ma è sempre chiaro dove passa il confine tra una religione, una spiritualità, una sapienza, una ricerca dell’equilibrio vitale o dell’equilibro con le energie cosmiche? Insomma: anche la pratica dello yoga è una religione? E l’astrologia? E la scientologia? E il ricorso ai fiori del dottor Bach o all’omeopatia? Oppure ancora: una religione ha sempre a che fare con il credere, e il credere in un Dio?

Descrizione

Che cosa è una religione? Il credere è sempre elemento costitutivo della religione? Le tradizioni religiose si modificano con il tempo? Come è giunto l’Occidente a comprendere che cosa è una religione? Secondo quali linee di tendenza la società contemporanea modifica il religioso? Le religioni corrispondono forse a una dimensione dell’essere umano, ed eventualmente a quale?
Un saggio densissimo, scritto con competenza e originalità, attento agli sviluppi in campo filosofico, antropologico, storico e sociale, rivolto non solo a studenti universitari ma anche a un pubblico più vasto, interessato alla materia.
In appendice, il commento a due testi diversissimi ma illuminanti: uno di Tommaso d’Aquino («La religione è una virtù teologale?», dalla Summa theologiae, IIa-IIae, qq. 81-100) e uno di Georg Simmel («La religione», dai Saggi di sociologia della religione).

Recensioni

«L’Autore si propone di fornire le basi per una risposta plausibile a quesiti quali cosa sia, o cosa sia diventata, la religione oggi; secondo quali linee di tendenza la società contemporanea modifichi il religioso; e se la religione rappresenti o meno una costante nell’esperienza umana. Lo fa, spaziando dall’antichità all’attualità, firmando un saggio denso e originale, attento agli sviluppi più recenti in ambito filosofico, antropologico, storico e sociale, accessibile peraltro anche a un pubblico di non addetti ai lavori».


B. Salvarani, in Settimana n. 36, del 9 ottobre 2011