29/06/2020
462. UN PROFETA RIBELLE O UN RIBELLE PROFETICO? Gli ottant'anni di Eugen Drewermann
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Qualche cenno bio-bibliografico

Lo scorso 20 giugno 2020, il teologo e psicoanalista tedesco Eugen Drewermann ha tagliato il ragguardevole traguardo dell’80° genetliaco. Drewermann è nato nel 1940 a Bergkamen, nella regione tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia. Dopo aver studiato filosofia a Münster e teologia cattolica a Paderborn, è stato ordinato sacerdote nel 1966. Dal 1968 ha studiato neopsicoanalisi a Gottinga. Nel 1978 ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento della teologia cattolica e, dal 1979, è stato docente presso la Facoltà di teologia di Paderborn, città in cui tutt’ora risiede: senza telefono, computer, automobile e neppure un frigorifero.

Per quanto riguarda la sua vasta produzione, Drewermann è apprezzato autore di studi di psicoanalisi ed esegesi, ed è altresì molto noto per i suoi testi più divulgativi. Ricordiamo, in traduzione italiana nel nostro catalogo, l’opera in due volumi Psicologia del profondo e esegesi (Queriniana 1996), Il Vangelo di Marco (Queriniana 1994, 20156) e la sua rilettura in chiave psicoanalitica di alcune favole, come L’essenziale è invisibile. Una interpretazione psicanalitica del Piccolo Principe (Queriniana 1993, 20156), e Cenerentola (Queriniana 1995, 20072).

 

La rottura con la Chiesa

Eugen Drewermann è divenuto noto a livello internazionale per il suo conflitto con la chiesa cattolica, causato dal suo lavoro Kleriker. Psychogramm eines Ideals, tradotto in italiano da Raetia con il titolo Funzionari di Dio. Psicogramma di un ideale (si veda, nel catalogo Queriniana, La controversia sui chierici). Il libro, uscito nel 1989 e tradotto in svariate lingue, descriveva quelle dinamiche psicologiche e istituzionali interne che oggi, a distanza di trent’anni, hanno scosso la chiesa e la società tutta per lo scandalo degli abusi. A causa delle polemiche seguite alla pubblicazione del libro, gli fu ritirata la licentia docendi(1991), gli fu vietato di predicare (1992) e fu infine sospeso dal sacerdozio. Nel 2005 egli scelse di lasciare la chiesa cattolica. Eugen Drewermann ha comunque proseguito il proprio lavoro di teologo e terapeuta, ed è ancora uno scrittore produttivo – avendo all’attivo più di cento titoli – nonché un apprezzato oratore. 

 

La persona al centro del suo lavoro

Drewermann è un autore prolifico, che ha saputo raggiungere un vasto pubblico. Si è affermato come interprete di testi e opere religiose provenienti dalla letteratura mondiale, dall’arte e dalla musica. Recentemente si è schierato a fianco del movimento Fridays for Future, pronunciandosi a favore di uno stile di vita sostenibile e per il benessere degli animali. Gli amanti della letteratura, che da sempre apprezzano le sue profonde interpretazioni psicologiche delle fiabe dei fratelli Grimm, hanno accolto bene anche il suo testo su Hermann Hesse (Patmos, 2019). Nel 2007 gli è stato assegnato il Premio Erich Fromm per il suo impegno nelle politiche per la pace. Nel 2011 ha ricevuto il Premio internazionale Albert Schweitzer e nel 2019 è stato insignito del Premio internazionale della Hermann Hesse Society. Anche i rapporti con la chiesa cattolica, di recente, si sono fatti molto meno tesi e conflittuali. Nel 2018 mons. Heiner Wilmer, vescovo di Hildesheim, ha dichiarato: «Eugen Drewermann è un profeta del nostro tempo frainteso dalla chiesa». Nel dicembre 2019 Drewermann ha potuto tenere un discorso, dopo quasi trent’anni dal suo allontanamento, alla Facoltà di teologia di Paderborn; il tema trattato è stato: Von der Macht der Ohnmacht Jesu [Il potere della debolezza di Gesù].







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