Disponibile
Pregare ci dà una casa
Gerhard Lohfink

Pregare ci dà una casa

Teologia e pratica della preghiera cristiana

Prezzo di copertina: Euro 22,50 Prezzo scontato: Euro 21,35
Collana: Giornale di teologia 358
ISBN: 978-88-399-0858-2
Formato: 12,3 x 19,5 cm
Pagine: 320
Titolo originale: Beten schenkt Heimat. Theologie und Praxis des christlichen Gebets
© 2012

In breve

Molti vorrebbero imparare (o reimparare) a pregare. Altri non vedono motivi per pregare o si chiedono se pregare serve a qualcosa. Da esperto biblista, Lohfink fornisce risposte chiare e profonde, citando sempre la Scrittura, rimandando alla tradizione liturgica e spirituale cristiana, ma anche collegandosi di continuo all’esperienza reale. Ne risulta una brillante introduzione alla teologia e alla pratica della preghiera cristiana.

Descrizione

Molte persone vorrebbero nuovamente imparare a pregare. Altre non sono sicure di dover veramente pregare. Vogliono sapere se pregare le aiuta. Di più ancora: se anche solo in piccolissima parte aiuta il mondo ad andare avanti.
Questo libro dà una risposta. Non in maniera affrettata, ma introducendo alla teologia della preghiera. Il testo cita sempre la Bibbia e soprattutto i salmi, ma si collega continuamente anche a esperienze personali.
Con un linguaggio eccezionalmente bello e chiaro, l’Autore risponde a domande come: A chi si rivolge la preghiera? Ha un senso la preghiera di domanda? Che cosa accade nella grande preghiera eucaristica della messa? Dove sta la peculiarità dei salmi? Come si struttura la meditazione cristiana? E affronta altre questioni ancora…
Una vivace introduzione alla teologia e alla pratica della preghiera cristiana.

Recensioni

«Lohfink esplora con grande maestria i testi biblici, sulla base della sua collaudata esperienza di esegeta, svolgendo un discorso approfondito e ricco di riferimenti, ma del tutto privo di tecnicismi e facilmente comprensibile anche per un lettore non esperto. […] Alla fine, guidato dall’ultimo capitolo, il lettore si ritroverà ad avere più chiaro come mai, nelle diverse forme di preghiera della tradizione cristiana, possa accadergli di sentirsi in un ambiente familiare: “a casa”, come recita il titolo del libro. […] Nell’insieme, parlando della preghiera, l’autore ci aiuta a fare anche una sorta di revisione critica dei contenuti fondamentali della nostra fede, per verificare se corrispondano effettivamente a ciò che la chiesa ha sempre professato, oppure se siano stati stemperati in una religiosità un po’ generica e filantropica».


M. Da Ponte, in Appunti di teologia 2/2013, 12s.