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Svegliati, Ecumene!
Walter Kasper, Ulrich Wilckens

Svegliati, Ecumene!

Come far avanzare l’unità dei cristiani

Prezzo di copertina: Euro 15,00 Prezzo scontato: Euro 14,25
Collana: Giornale di teologia 396
ISBN: 978-88-399-0896-4
Formato: 12,3 x 19,5 cm
Pagine: 200
Titolo originale: Weckruf Ökumene. Was die Einheit der Christen voranbringt
© 2017

In breve

Un cardinale cattolico e un vescovo luterano imprimono nuovo slancio all’attesa di unità, disegnando un ecumenismo spirituale e un ecumenismo pratico per il futuro delle chiese.

Descrizione

Il cardinal Kasper e il vescovo evangelico-luterano Wilckens prendono spunto dalla commemorazione dei cinquecento anni della Riforma per lanciare un appello al movimento ecumenico e scuotere i cristiani di tutte le confessioni. Si può davvero fare memoria del passato solo se ci si lascia toccare dallo Spirito santo, riformando se stessi e testimoniando ai tanti non cristiani la realtà di Dio. Ognuno dei due autori prende la parola per pronunciarsi, certo, sulle differenze dottrinali – contrasti e antagonismi oggi non più così gravi – che finora hanno impedito l’accordo pieno e la comunione fra le chiese. Ma non dimenticano di guardare al distacco odierno dalle chiese: a quell’esodo silenzioso di molti cristiani che se ne vanno delusi e sfiduciati.
Il libro esorta allora tutti i membri della chiesa a vivere con coraggio e autenticità la loro fede, a testimoniarla con gioia insieme agli altri cristiani di tutte le confessioni. Così, nell’unità ecumenica di tutti i fedeli di Cristo, sarà resa manifesta l’unica chiesa di Dio.

Commento

«Caro lettore, cara lettrice, i cristiani che vogliono essere tali devono lavorare – e farlo tutti insieme, cattolici e protestanti – per difendere con coraggio il vangelo e per opporsi, ogni volta che è necessario, allo “spirito del nostro tempo”».

Recensioni

Commemorare i 500 anni della Riforma di Lutero come occasione imperdibile per lanciare un appello ai cristiani di tutte le confessioni, per ridare vigore al cammino verso l’unità e ricordare al contempo alle chiese come la vera sfida, oltre l’auspicabile superamento delle reciproche divisioni, che oggi si pone alla fede cristiana è quella della sua significatività nell’attuale contesto storico-culturale: questo è l’intento lodevole che anima il lavoro dei due autori, il cattolico W. Kasper e il luterano U. Wilckens. Ricordare, quindi, la Riforma, come occasione propizia per lasciarsi, tutti, riformare dallo Spirito santo come premessa per un autentico ritorno al Dio della Bibbia e per la riscoperta dell’essere la sua unica chiesa, segno e strumento di unità e fraternità offerto agli uomini nella storia.

La breve, ma densa, precisa ed efficace riflessione del cardinale Kasper passa in rassegna – dopo una sintesi storico-teologica degli avvenimenti che portarono 500 anni or sono alla rottura dell’unità – tutte le questioni che da allora oppongono la chiesa di Roma a quelle nate dalla Riforma, segnalando le nuove convergenze che il paziente lavoro ecumenico, soprattutto nel post-Concilio a seguito degli indirizzi nuovi autorevolmente promossi dal Vaticano II nell’area cattolica, ha finora conseguito, i problemi ancora aperti e le prospettive di un loro eventuale superamento. Sono sette i punti attraverso i quali l’A. articola la sua nitida presentazione, ma a noi interessa qui segnalare quasi con più forza l’ottavo e il nono nei quali Kasper illustra i problemi che il momento presente pone come sfide ineludibili alle chiese cristiane che sono chiamate a testimoniare assieme la speranza nel compimento escatologico della storia. Da qui nasce l’appello dell’A., il decimo punto del breve saggio, a coltivare, almeno, un ecumenismo spirituale, dei cuori, che si manifesti fin d’ora in piccoli segni interconfessionali concreti.

Il vescovo luterano Wilckens propone poi, nella seconda parte del libro, una riflessione parallela, radicata nella sensibilità della sua chiesa, articolata in undici punti, molti dei quali ripercorrono altri analoghi dell’A. cattolico. Segnaliamo con piacere come questi siano offerti al lettore innanzitutto secondo una ampia prospettiva biblica e segnalando dapprima ciò che unisce, nel percorso della tradizione, le confessioni cattoliche e protestanti. Solo dopo vengono i problemi aperti, accanto alle prospettive di eventuale composizione già individuate, presentati con obbiettività storica e senza alcuna animosità, nello spirito del vero ecumenismo. Anche questo A., analogamente a Kasper come si è visto, manifesta la preoccupazione del rischio dell’insignificanza della fede cristiana nel mondo odierno secolarizzato, multietnico e multireligioso.

Laddove ai tempi di Lutero le chiese cristiane si sono separate sui contenuti della fede, oggi il tema ecumenico, perché riguarda ogni chiesa indistintamente, verte soprattutto sulla separazione dei nostri contemporanei dalla fede e chiede loro il ricentramento sull’unico vangelo e una coerente testimonianza.


A. Ricupero, in Studia Patavina 65 (1/2018), 191-192

In questo agile volume il card. Kasper e il vescovo luterano Wilckens, commemorando i 500 anni della Riforma protestante, lanciano un comune appello affinché il movimento ecumenico si impegni maggiormente a scuotere i cristiani di tutte le confessioni. Sono convinti che si può fare veramente memoria del passato solo se ogni cristiano si lascia toccare dallo Spirito Santo, impegnandosi nella conversione personale, che dura per tutta la vita, come afferma la prima delle 95 tesi di Lutero: «Il Signore e maestro nostro Gesù Cristo, dicendo "Fate penitenza", volle che tutta la vita dei fedeli fosse una penitenza».

Nella prima parte del volume il card. Kasper delinea la prospettiva cattolica, partendo dal comune fondamento della Bibbia, senza dimenticare le difficoltà legate soprattutto al riconoscimento del ministero petrino proprio del vescovo di Roma. La seconda parte mette l'accento sul fatto che oggi non c'è più la spinta alla divisione tra le chiese; al contrario, queste cercano la riconciliazione e l'unità. Sono piuttosto le persone che si distaccano dalla chiesa e tendono a vivere le proprie convinzioni religiose al di fuori delle comunità tradizionali. Lo «spirito del tempo», cioè la modernità come tale, pretende di costruire la propria storia senza alcun riferimento al credo religioso, qualunque esso sia. Per gli uomini del nostro tempo, i contrasti circa la dottrina della fede, che finora hanno creato le divisioni tra le chiese, appaiono cose del passato facilmente superabili, come ha dimostrato l'accordo sulla giustificazione, siglato nel 1998 tra la chiesa cattolica e la federazione luterana mondiale, in cui si afferma: «Insieme confessiamo che l'uomo dipende interamente per la sua salvezza dalla grazia salvifica di Dio».

Certo, molte questioni rimangono aperte, come il problema dei ministeri ecclesiali, o la concezione dei sacramenti, che nella visione protestante sono ridotti in definitiva a due, battesimo ed eucaristia. Così pure il ruolo che la Vergine Maria riveste nel culto e nel dogma della chiesa cattolica rimane un punto delicato, ma potrebbe anche essere un'opportunità per l'ecumenismo se rettamente inteso: esso mostra che la chiesa non si può presentare unicamente come chiesa di maschi. Infatti, la dimensione femminile e materna di Dio si esprime nella storia della salvezza proprio nella dimensione mariana (p. 65).

I due autori concordano, in conclusione, che oggi per quanto riguarda la dottrina della fede non ci troviamo più di fronte a contrasti gravi, ma rivolgono un «appello ecumenico» affinché tutti i cristiani, di ogni confessione, si impegnino per offrire una testimonianza pubblica della propria fede, reagendo così allo spirito della modernità che tende a relegare la fede nell'ambito privato della coscienza personale, senza alcuna ricaduta nella società umana. Contro questa emarginazione della fede cristiana, tutti i credenti, cattolici e protestanti, sono chiamati a reagire con un'azione comune, dando vita a un «ecumenismo dal di dentro» (p. 188), che può contribuire in maniera decisiva all'unione delle chiese nell'unica chiesa di Cristo. I due autori sanno bene che tutto questo non può avvenire senza l'aiuto dello Spirito Santo al quale si affidano fiduciosi: Veni, creator Spiritus.


L. Dal Lago, in CredereOggi 224 (2/2018) 172-173

La obra de los obispos Kasper y Wilckens es original, y necesaria a la vez, no sólo porque busca puntos de encuentro ecuménicos muy interesantes, con el fin de contribuir a la unidad de los cristianos. También lo es, y especialmente, porque ambos autores proceden de iglesias diversas y de una trayectoria reconocida y aplaudida de trabajo e investigación ecuménicas. Su entusiasmo por los puntos en común entre los cristianos, y las posibilidades de aproximación y futura unión, analizando la situación actual y las perspectivas de futuro, garantizan en esta obra su acierto y oportunidad, así como su alto valor teológico en el campo del ecumenismo, que en modo alguno se puede minimizar. […].

En el libro que nos ocupa, hay dos partes bien diferenciadas que redacta cada autor separadamente. Por un lado, la perspectiva católica, con diez capítulos dc desarrollo muy bien escogidos, sobre las temáticas candentes. Por otro lado, la contribución evangélica, con otros diez capítulos más de profundización necesaria sobre cuestiones fundamentales. […]

Finalmente, una conclusión escrita a dos manos cierra un libro sin duda alguna interesante, de buena lectura, de mucha actualidad eclesial y de gran atractivo por la importancia de los dos autores. El cristianismo en el futuro próximo se juega también en el campo del ecumenismo, y esta obra contribuye a seguir profundizando en él.


X. Garí, in Actualidad Bibliográfica 1/2017, 77-78

Un cardinale cattolico e un vescovo luterano, due docenti, due fedeli uniti in Cristo e separati da come si interpretano le Scritture alla luce di quella scossa tellurica che si ebbe 500 anni fa con il movimento della Riforma iniziata a Wittenberg da Martin Lutero. Il vol., diviso in due parti, – la I intitolata Una prospettiva cattolica, la II Contributo evangelico – mettono a nudo lo stato delle questioni più urgenti toccando sia i nodi risolti che quelli ancora da sciogliere, i quali impediscono il pieno accordo e la comunione fra la Chiesa cattolica e quelle luterane.

Dalle pagine si eleva un appello: quello di una testimonianza di fede da vivere con gioia e coraggio insieme a tutti gli altri cristiani appartenenti ad altre confessioni.


D. Segna, in Il Regno Attualità 8/2017