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Vissuti e comportamenti dei primi cristiani
Gerd Theissen

Vissuti e comportamenti dei primi cristiani

Una psicologia del cristianesimo delle origini

Prezzo di copertina: Euro 65,00 Prezzo scontato: Euro 61,75
Collana: Biblioteca di teologia contemporanea 149
ISBN: 978-88-399-0449-2
Formato: 16 x 23 cm
Pagine: 688
Titolo originale: Erleben und Verhalten der ersten Christen. Eine Psychologie des Urchristentums
© 2010

In breve

Il testo intende descrivere, inquadrare, comprendere e spiegare il comportamento e l’esperienza religiosa dei primi seguaci di Gesù, mediante il ricorso a un’analisi psicologica del loro vissuto al tempo delle origini cristiane. Ne nasce un’opera pionieristica di estremo interesse per le scienze bibliche, per la storia del cristianesimo e per la teologia.

Descrizione

Com’è nato il cristianesimo? Come poté un piccolo gruppo, sorto in seno al giudaismo, cambiare così tanto la storia del mondo? Gerd Theissen descrive qui il comportamento e l’esperienza religiosa vissuta dei primi cristiani. La sua Psicologia del cristianesimo delle origini mette ordine nell’affascinante molteplicità dell’esperienza cristiana primitiva di sé e del mondo e la rende comprensibile a lettori/lettrici del nostro tempo.
Nel corso di questa documentata ricerca il grande biblista mette in luce come nei più antichi testi cristiani ci sia più vita e vitalità di quanto non permetta di riconoscere il loro successivo uso nella teologia e nell’amministrazione della chiesa.
Inoltre, nella sua considerazione psicologica del cristianesimo delle origini, Theissen tiene conto anche della grande “eresia” del II secolo, della gnosi, e la interpreta come una forma di esperienza mistica e come parte della ricchezza della religione cristiana di quel periodo.
Un’opera che interessa scienze bibliche, storia del cristianesimo e teologia.

Recensioni

«Quella di Gerd Theissen rappresenta una proposta di lettura assolutamente innovativa nel panorama degli studi sul cristianesimo delle origini. Anche se non sono mancate per il passato indagini analoghe, tale proposta si lascia apprezzare per la sua sistematicità. Pur essendo pionieristico, lo studio si sforza di enucleare un’epistemologia della psicologia religiosa basata sui contributi più recenti. Tuttavia, non sempre la lettura che emerge del fenomeno del cristianesimo delle origini sembra essere condivisibile, alla luce di alcuni difetti strutturali messi in luce dallo stesso Autore quali la carenza di fonti e il sospetto di anacronismo. Quanto detto non intende penalizzare l’interessante e apprezzabile sforzo di Theissen di leggere il cristianesimo delle origini in una prospettiva nuova e, senza dubbio, feconda».



A. Landi, in Asprenas 58/3-4 (2011) 409-412

«Un libro monumentale, rivolto certo a degli esperti e tuttavia scritto con avvincente chiarezza, capace di coinvolgere ogni lettore colto, interessato alla storia e alla psicologia, desideroso di ritrovare linee-guida nei comportamenti dei primi cristiani».



C. Doglio, in Parole di Vita 1 (2011) 61s.

«La trattazione di una tematica come il vissuto di una comunità religiosa di venti secoli fa richiede un’interazione e una convergenza di varie discipline: la storiografia, l’etnologia, l’antropologia, la filosofia, la semiologia, l’esegesi di testi. Questo aspetto interdisciplinare rende il volume di Theissen un quadro variopinto da cui ogni interessato può attingere quanto più gli interessa. […]
Il libro di Theissen, seppure costituisce una ricerca scientifica approfondita, è di grande interesse non solo per l’élite di studiosi delle religioni, gli storici, gli esegeti e i teologi, ma è anche raccomandabile per chi ha la pazienza e il vivo interesse di conoscere più da vicino il vissuto dei nostri antenati nella fede».


R. Cheaib, in Zenit.org del 16 ottobre 2012

«Theissen è docente di Nuovo Testamento all’Università di Heidelberg. Si è occupato soprattutto della storia sociale del cristianesimo delle origini: questo libro ampio e impegnativo costituisce il suo risultato più completo. Egli unisce un’accuratissima competenza nell’esegesi biblica a una vasta conoscenza psicologica, antropologica e sociologica di quei tempi.
L’arco cronologico emerge dagli scritti biblici (specialmente del Nuovo Testamento), dai primi scritti postapostolici (soprattutto Il Pastore di Erma), dagli scritti gnostici e da ogni forma di documentazione greca e romana. Quei vissuti e comportamenti sono ricostruiti secondo due criteri fondamentali, che rispondono alla domanda: che cosa avviene quando si forma una nuova religione? Secondo l’Autore, si possono individuare quattro fattori della religione:
- "L’esperienza e il vissuto", a partire dall’uomo interiore nell’antichità e il suo rinnovamento nel cristianesimo delle origini (carne, corpo, anima, sentimenti, Spirito);
- "Il mito e la sapienza", cioè la dimensione cognitiva della religione cristiana (male, mondo, uomo, Cristo);
- "Il rito e la comunità", cioè la dimensione sociale fondata sul battesimo e l’eucaristia, l’éthos e la prassi;
- un’ultima parte è dedicata a "Mistica e gnosi", cioè la trasformazione della religione cristiana nella gnosi.
Il secondo criterio-guida è il costante rapporto tra religiosità normale e religiosità-limite. Le ventiquattro fitte pagine dedicate a "Sessualità e ascesi: controllo delle pulsioni nel cristianesimo delle origini" sono esemplari per apprezzare la metodologia dell’intera opera. L’accurato indice biblico ne valorizza l’utilizzo. Si può dissentire su alcune frasi, ma nell’insieme siamo di fronte a un’opera veramente importante».


P. Barberi, in Jesus 5/2011, 110